
Osservo le gemme che stanno per schiudersi, la sensazione è di vulnerabilità.
Vorrebbero manifestarsi liberando la propria forma ma l’ambiente esterno cambia repentinamente:
da clima temperato, ritorna freddo e pungente, così ogni piccolo movimento è percepito dalla pianta come determinante.
In tutto questo la Natura è stabile e fedele a se Stessa, non vi è ansia o fretta, semplicemente vive il processo.
Come fuori da Noi così dentro, stiamo entrando in contatto con le nostre forme interiori che dall’inconscio si stanno per manifestare, sbocciando a coscienza.
Ci chiediamo chi vorremmo essere e quali sono le circostanze esteriori che lo impediscono.
C’è chi lotta nella forma, chi la ignora, chi la respinge, chi è pronto a visitarne il contenuto, chi l’ha liberato in anticipo.
Il fiore di Bach che si è mostrato oggi per noi è Agrimony:
Il dono o talento che porta è l’adattabilità, la personalità non in contatto con l’essenza mostra fuga dalle disarmonie.
Il soggetto agrimony tende a mascherare il proprio Stato d’Animo; negando o faticando ad integrare la parte oscura di sè (forme inconsce) , si toglie la possibilità di essere se stesso.
Il rifiuto di sé, la forzata adattabilità e la compressione emotiva (incapacità di accogliere con amore e naturalezza la forma) generano irrequietezza, ansia e tormento interiore.
Giudicando negativamente se stesso, evita di confrontarsi con i propri problemi, silenzia i propri intimi conflitti anziché aprirsi ad essi con arrendevolezza.
Vi è un apparente imperturbabilità, si adopera per corrispondere ad un’idea di espressione di sé snaturando il percorso naturale richiesto dalla sua Essenza.
La Natura è sempre grande Maestra, il suo linguaggio è silenzioso.
Siamo Gemme preziosissime.
Buona primo giorno di Primavera
YogaCinque
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